E-health: Tim sceglie Optip per testare il 5G a Bari

29 Aprile 2019

Una sanità sempre più veloce, vicina a tutti i pazienti perché svincolata dalla presenza fisica: da alcuni mesi condividiamo con TIM il principio alla base di Optip, la tecnologia e-health basata sull’holopresenza. Il colosso della telefonia italiana ha infatti scelto Optip tra le best practices nel settore della telemedicina, coinvolgendo il nostro team nelle sperimentazioni della rete 5G a Bari per il telementoring, lo svolgimento cioè di consulti a distanza grazie alla condivisione, tra il chirurgo in sala operatoria e l’esperto esterno, di hologrammi ed altri contenuti in Mixed Reality.

Una vera e propria rivoluzione tecnologica

Quella che interessa il capoluogo pugliese, che insieme a Matera beneficerà di una copertura completa della popolazione in 5G entro l’anno, è la cosiddetta “quinta generazione” delle reti mobili che apre ad una serie straordinaria di servizi al cittadino, trasversali a diversi settori, dalla pubblica sicurezza al monitoraggio ambientale, alla salute. Servizi che il Ministero dello Sviluppo Economico ha scelto di testare con un bando apposito, vinto appunto da TIM, in partenariato con Fastweb e Huawei, che con enti di ricerca ed aziende private del territorio pugliese e lucano hanno dato vita al progetto BariMatera5G, avviando i test su infrastrutture e servizi.

optip 5g bari

L’ispezione effettuata a novembre 2018 dai tecnici del MISE, che hanno testato la tecnologia Optip

OPTIP: l’assistenza medica tramite holopresenza

Insomma, grazie al 5G, con una velocità nettamente aumentata ed una migliore qualità delle reti, quanto fatto all’ospedale “San Camillo Forlanini” di Roma con Optip potrebbe presto essere replicato in diverse realtà sanitarie dell’intero Paese: oltre ad operare in prima persona, il chirurgo esperto potrà seguire in holopresenza altre équipes, allo stesso modo in cui il product specialist potrà guidare i sanitari nell’utilizzo dei dispositivi medici, pur restando all’esterno della sala operatoria.

Come dimostrato al San Camillo, la sinergia tra i visori HoloLens e le altre componenti di Optip rende possibile, oltre al dialogo costante tra gli operatori e alla visione in simultanea del campo chirurgico, persino lo scambio di contenuti informativi come analisi preoperatorie ed esami diagnostici, visibili come hologrammi geo-referenziati, sovrapposti all’ambiente reale in cui si trovano gli operatori stessi.

Contributi che migliorano notevolmente la qualità delle cure prestate, e dunque le prospettive del paziente. Contributi nei quali TIM ha scelto di credere, coinvolgendo Optip nella grande rivoluzione che parte dal Sud.

 

(a cura di Mario Maffei – Comunicazione Sanitaria)

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